DIGI-PHARM Sas di Carlevaris G

ZANOSOL Spray Nasale 20ml

Produttore: DIGI-PHARM Sas di Carlevaris G
Disponibilità: Articolo esaurito
Codice prodotto: 938156852
€ 17,45 € 22,00
(IVA inclusa)
ZANOSOL
spray nasale

Composizione
Acqua depurata; sodio ialuronato; sodio cloruro; sodio benzoato; vitamina A.

Categoria terapeutica
Dispositivo medico.

Indicazioni
Zanosol spray nasale è un dispositivo medico in soluzione isotonica con acido ialuronico e Vitamina A.
È indicato nel caso di secchezza della mucosa nasale di varia origine, crea un'efficace barriera protettiva nei confronti degli agenti esterni riducendo l'eccessiva secrezione nasale.
L'acido ialuronico idrata e lubrifica la mucosa nasale favorendo, unita mente alla Vitamina A, i processi fisiologici di riparazione della mucosa nasale.
Zanosol è indicato anche nei bambini.

Posologia
2 spruzzi per narice, 3 volte al giorno.

Istruzioni d'uso
1) Togliere il cappuccio di protezione dall'erogatore.
2) Tenere il flacone verticalmente e posizionare il beccuccio erogatore all'imbocco della narice.
3)Premere con due dita sulla base dell'erogatore.
4)Ripetere l'operazione con l'altra narice.
5)Pulire l'erogatore.
6)Riposizionare il cappuccio di protezione sull'erogatore.

Avvertenze
Conservare a temperatura ambiente a riparo dalla luce e fonti di calore.
Tenere il prodotto fuori dalla portata dei bambini.
Non ingerire.
Non utilizzare il prodotto dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Evitare di spruzzare negli occhi.
In alcuni casi la nebulizzazione può causare un lieve e transitorio senso di irritazione locale.

Controindicazioni
Ipersensibilità accertata verso i componenti.
L'uso del prodotto, specie se prolungato, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione; in tal caso interrompere il trattamento e consultare il medico per istituire idonea terapia.

Contenuto della confezione
Flacone da 20 ml con erogatore spray.

Impiego dell'acido ialuronico in otorinolaringoiatria
Le patologie più frequenti in ambito respiratorio, ed in particolare delle alte vie aeree, sono le riniti vasomotorie allergiche e non allergiche e le forme infettive, quali le rinosinusiti.
Le riniti vasomotorie, da un punto di vista sintomatologico, sono caratterizzate da congestione nasale, starnuti, rinorrea e prurito.
Le forme allergiche presentano una stagionalità dei suddetti sintomi a differenza delle forme non allergiche che insistono tutto l'anno.
Se non curate in maniera adeguata, secondo le linee guida internazionali, possono complicarsi con l'insorgenza di asma e rinosinusiti e, per le forme non allergiche, in poliposi nasale.
Nell'ambito delle strategie terapeutiche un ruolo importante nella cura di queste forme di rinite può essere svolta dall'acido ialuronico, il quale faciliterebbe il ripristino del meccanismo di clearance mucociliare, ovvero di "pulizia" della superficie epiteliale delle vie nasali, compromesso dalla patologia immunoflogistica.
Infatti, uno studio recente, pubblicato su International Forum of Allergy & Rhinology ha dimostrato mediante lo studio della citologia nasale gli effetti della somministrazione intranasale di acido ialuronico sui pazienti con rinite allergica e non allergica.
Lo studio si riferisce a 78 pazienti affetti da varie forme di rinite, ai quali sono stati somministrati per un mese corticosteroidi ed antistaminici più, in modo randomizzato, acido ialuronico o soluzione salina per via intranasale.
Al termine del periodo è stato eseguito sui pazienti un esame di citologia nasale per verificare eventuali variazioni nella presenza di cellule specifiche (neutrofili, eosinofili, mastociti e linfociti) nella mucosa.
Nei pazienti trattati con acido ialuronico e vitamina A si è notata una significativa diminuzione dei neutrofili (tra le cellule responsabili dei disturbi) rispetto alla media, oltre a significativi miglioramenti di sintomi quali starnuti, rinorrea e congestione nasale.
L'acido ialuronico è risultato inoltre meglio tollerato nel mese di trattamento rispetto alla soluzione salina ipertonica.
In definitiva, i risultati hanno dimostrato che l'acido ialuronico, somministrato in aggiunta a corticosteroidi e antistaminici per via intranasale, svolge un'azione efficace nel trattamento delle riniti allergiche e non allergiche, portando a un miglioramento di diversi parametri clinici ed endoscopici, oltre ad essere ben tollerato dai pazienti.
Anche per quanto concerne le patologie infettive naso-sinusali, il trattamento con acido ialuronico si è dimostrato utile nel post operatorio dei pazienti sottoposti a chirurgia FESS (Functional Endoscopie Sinus Surgery).
Tale chirurgia è ampiamente considerata lo standard di cura nel trattamento delle rinosinusiti croniche refrattarie al trattamento medico, tuttavia questa tecnica può determinare croste estese, alterazioni della mucosa e disturbi respiratori, dovuti alla presenza di secrezioni, edema e sanguinamenti post-chirurgici.
Questi problemi possono persistere o aggravarsi a causa dell'alterazione della funzione ciliare determinata dall'intervento chirurgico.
Anche in questo caso, importanti ricerche pubblicate su riviste internazionali hanno dimostrato che la somministrazione locale di nebulizzazioni di acido ialuronico a medio-alto peso molecolare è in grado di accelerare il processo di "remodelling", ovvero di abbreviare i tempi di guarigione della mucosa e ridurre lo stato infiammatorio.
L'acido ialuronico può essere impiegato con successo anche per un periodo più lungo rispetto all'immediato post-operatorio, così da agevolare il completo rimodellamento della mucosa nasale.
Il ruolo dell'acido ialuronico nel processo di "remodelling" è fondamentale dal punto di vista della riepitelizzazione della mucosa, in associazione alla vitamina A, che viene facilitata da un'azione di stimolo della crescita di nuovi vasi sanguigni che portano nutrimento alle cellule.
Inoltre agisce nella prevenzione della formazione dei biofilm, importante responsabile dell'antibiotico-resistenza.
Si può dunque concludere che l'utilizzo topico di nebulizzazioni di acido ialuronico rappresenti un'opzione preziosa nella gestione della fase di cicatrizzazione della mucosa nasale in seguito a chirurgia endoscopica, favorendo la riparazione e la guarigione dei tessuti.
Dal punto di vista chimico l'acido ialuronico viene classificato come un glicosaminoglicano.
La molecola è infatti formata dal ripetersi di lunghe sequenze di due zuccheri semplici, l'acido glicuronico e la N-acetilglucosamina.
Queste sostanze sono entrambe cariche negativamente e quando si uniscono tra loro la forte repulsione dà origine ad una molecola lineare, flessibile ed estremamente polare.
La grande solubilità in ambiente acquoso è importante per garantire l'idratazione dei tessuti proteggendoli al tempo stesso da tensioni e sollecitazioni eccessive.
Allo stesso tempo l'elevata affinità con altre molecole di acido ialuronico e con gli altri componenti della matrice extracellulare consente la formazione di una fitta ed intricata rete ad elevato peso molecolare.
La sua capacità di legare acqua ed altre sostanze da infatti origine a gel protettivi, particolarmente utili per la cute.
Stimolando la formazione di collagene e tessuto connettivo l'acido ialuronico protegge l'organismo da virus e batteri, aumenta la plasticità dei tessuti e garantisce l'ottimale idratazione cutanea.
L'acido ialuronico è un componente fondamentale del derma.
La sua concentrazione all'interno del tessuto connettivo cutaneo tende tuttavia a diminuire con l'avanzare dell'età.
Se da un lato questo costante e considerevole decremento è tra i principali responsabili dell'invecchiamento cutaneo dall'altro l'utilizzo di acido ialuronico presente consente di riattivare le pelli mature stimolando la funzionalità cellulare e donando alla pelle la compattezza e la lucidità perduta.
L'acido ialuronico a medio-alto peso molecolare agisce in superficie garantendo una efficace idratazione e ha un'azione filmogena legandosi allo strato corneo con effetto tensore e protettivo.

Vitamina A
La vitamina A è una vitamina liposolubile, in natura si trova in diverse forme.
Con il termine di vitamina A vengono indicati sia il retinolo che i suoi analoghi, detti retinoidi.
Anche i carotenoidi posseggono l'attività biologica della vitamina A in quanto possono fungere da provitamine.
La vitamina A svolge un'azione protettiva delle mucose e degli epiteli, concorrendo a potenziarne il valore di barriera alle infezioni. La vitamina A è un catalizzatore delle cicatrizzazioni.
Esiste in tre forme principali:
• retinolo (alcool);
• retinale (aldeide);
• acido retinoico, derivato dal retinale, si trova nei tessuti animali come retinolo.
In natura sono presenti centinaia di carotenoidi, ma solo pochi hanno la capacità di essere convertiti in vitamina A.
Il carotenoide più comune nel cibo è il 13-carotene.
Vitamina A o retinolo (costituito da 4 unità isopreniche).
Si trova negli alimenti di origine animale (fegato, olio di pesce, pesce, latte non scremato, burro, tuorlo).
Carotenoide (costituiti da 8 unità isopreniche).
I carotenoidi sono presenti nelle piante; alcuni hanno attività vitaminica e sono denominati provitamina A.
Si trovano negli alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, olio d'oliva).

Formato
20 ml

Cod. DM001
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