L’avocado è un frutto speciale che si distingue da gran parte della frutta per l’alta concentrazione di grassi e il bassissimo contenuto di zuccheri semplici. Se ne fa uso anche in cosmetica e nella cucina naturale, dove le sue proprietà e i suoi valori nutrizionali sono conosciuti da tempo.

Ha un buon contenuto di grassi buoni (monoinsaturi) utili per aiutare l’organismo a restare in salute.

L’avocado può essere consumato sia crudo, da solo o insieme ad altri alimenti nella preparazione di creme, sia cotto: su internet è possibile consultare diverse ricette.

Ma andiamo a vedere quali sono i suoi benefici.

Principi e benefici

I benefici dell’avocado lo avvicinano molto alla frutta secca, rispetto alla quale è molto simile, soprattutto per quel che riguarda i valori nutrizionali.

Ma il vero patrimonio di principi benefici dell’avocado, risiede negli elementi presenti al suo interno:

• Vitamina C: antiossidante, efficace per sostenere le difese, la salute della cute e delle ossa, oltre che utile per l’assorbimento del ferro.
• Vitamina K1: stimola la coagulazione del sangue, previene la fragilità ossea e l’osteoporosi.
• Carotenoidi come la luteina e la zeaxantina: benefiche per la salute degli occhi e per combattere lo stress ossidativo.
• Vitamina B9 (folati): l’acido folico è utile per stimolare la normale funzione cellulare e il ciclo vitale dei tessuti.
• Potassio: benefico per la regolazione della pressione sanguigna e della salute cardiovascolare in genere.
• Vitamina E: protegge le cellule dalle tossine.

Effetti collaterali

L’assunzione di avocado può avere effetti collaterali solo quando se in dosi eccessive o se si è allergici.

Per ciò che concerne i casi di reazioni allergiche (anche se sono più comunemente dovute al contatto con i pollini), è comune che siano le persone allergiche al lattice quelle più predisposte a manifestare reazioni allergiche.

Per quel che riguarda l’eccesso di assunzione, esso è deleterio in quanto il grasso più presente nell’avocado è l’acido oleico, che è anche il componente principale dell’olio d’oliva e, dato che generalmente già ne assumiamo tanto come grasso da condimento, andrebbe regolato, al fine di non eccedere con l’assunzione di lipidi.

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